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sto caso la parola va presa nel suo senso piu artistico e piu nobile, giacche, una volta diviso dalla sua rozza, quell'uomo presentava un aspetto le mille miglia lontano dal ricordare l'eroe di Cervantes. Calvo come un ginocchio, con due sole ciocche di capelli grigi, nascenti poco piu in su delle orecchie e cadenti su quelle come due pezzuole bagnate, pareva che egli illuminasse gli oggetti intorno a se col raggio della fronte vastissima nella quale le protuberanze che accusano l'istinto della meditazione assumevano quasi le proporzioni di una difettuosita. I suoi occhi nerissimi sembravano voler far dei pertugi nelle pareti; portava due baffi grigi anch'essi, folti e corti, e un pizzo quasi bianco del tutto, lunghissimo e aguzzo come un'ala di rondine. Vestiva semplicemente: ma in quella semplicita traspariva alcunche di ricercato che tradiva la presenza di una donna amorosa alla sua toletta. Era un gentiluomo campagnuolo sotto le spoglie di un discepolo di Esculapio. --Sono intirizzito, Baccio, e poiche Don Luigi dorme ancora, una fiammata mi farebbe bene. --Subito, rispose il campanaro, ma prima vado a mettere in stalla quella povera bestia che e la fuori. La conosco da un pezzo; se le rientra il sudore la vi ha la tosse per quindici giorni. Il dottore lo lascio uscire, e, senza darsi pensiero alcuno di quella strana precedenza data alla sua bestia da Baccio, ando ai fornelli, ne tolse di sotto una fascina, la getto sul fuoco e, voltogli il dorso, e spalancate le gambe, prese di buon grado la tazza di vino presentatagli da Bazzetta. Il quale, passandomi vicino, mi getto all'orecchio queste parole: --A domani il resto della storiella; intanto, acqua in bocca, mi raccomando. --Vi pare? ho promesso e vi basti. --Ecco, signor dottore, un ospite giunto da ieri al signor curato. Un grande artista, uno scrittore, che so io, un poeta di Milano, che si diverte ad andare attorno a _ritrattare_ le montagne, sicuro; un signore di Milano. Di Milano, non e vero? Il lungo dottore si inchino col miglior garbo del mondo. Stavo per compire, o meglio, per rettificare a modo mio la presentazione, quando ai piedi della scala apparve la faccia pallida e sconvolta di Mansueta. La poveretta aveva finto di obbedire all'ordine pietoso del farmacista, ma, invece di andarsi a coricare, aveva passato quelle lunghe ore, rannicchiata su di una seggiola, a piedi del letto del suo padrone, compulsandone il respiro, contand
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