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a piu dove fossero, raggiunsi, la merce di Dio, la mia soglia. La adagiai sul letto, livido, estenuata. Il vicinato era accorso. Il signor Arturo era scomparso. Poverino, si prese in corpo sei leghe, e a queill'ora, per andare in cerca di suo padre. Allontanai tutti quanti. Gina, dopo un lungo sopore, aperse gli occhi e mi vide. Rabbrividii a quello sguardo. Ella rabbrividi piu di me. E con una voce che sembrava venire da sotterra: --Non guardarmi, sospiro, non toccarmi! Chiudi la porta!... E la... il sindaco!..... e la... porta in quel bel paese, in quel paese piu bello, i nostri bambini!... Portali via, senza farmeli vedere!... oh! povera, povera me! --Gina, dicevo io, Gina... dimmi, spiegati.... --Taci... taci.... e si metteva un dito sulla bocca e alzava gli occhi al cielo.--Taci. Ho resistito, oh! se gli ho graffiato la faccia.... Ella caccio allora la testa sotto il guanciale, ed io restai solo col lucignolo agonizzante.... XVII. Una scampanellata che venia dalla camera di Don Luigi interruppe il racconto terribile del povero vedovo. --Dio mio, sclamo, come destandosi a sua volta da un sogno, ho parlato troppo forte, l'ho risvegliato. Baccio, che in meno d'un baleno era salito e ridisceso, mi appoggio la bocca all'orecchio e mi disse: --Don Luigi ha bisogno di voi.. Scoccavano appunto le undici ore. Salii d'un balzo. Certo le pareti del presbiterio non somigliavano alle mura massiccie e pendenti dei nostri bisavoli; giacche dal viso alquanto sconvolto del curato e dalle pieghe sconnesse delle sue coltri m'accorsi,--e non presi un granchio,--che dal suo primo piano, egli aveva udito in parte se non in tutto la conversazione della cucina. Don Luigi mi stese la mano e mi disse: --Voi che mi parlavate di Tebaide, e mi dicevate--oh! le ricordo le vostre parole,--Tebaide, dove son vive ancora le memorie bibliche, e gli uomini santi le respirano ancora, e le ripetono con sapienza antica...--Vedetela la Tebaide, vedetela la sapienza! Ditemi come e vero che le apparenze ingannano! Credevate di arrestare il vostro passo di nomade in un eremo e siete entrato in una bolgia.... Non importa! Le vie della Provvidenza sono infinite. Forse e Lei che vi ha inviato. Cio che sapeste per l'angosciosa espansione di quel povero Beppe, e il primo filo di tutta una lugubre istoria che oramai sarebbe impossibile tenervi nascosta. Ma di cio a suo tempo. Ora siete mio ospite, e sapete ci
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