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con una certa pretesa cittadina mediocremente giustificata, ed aveva le tasche infarcite di cartaccie. --E il segretario, mi disse il Bazzetta, un notaio di Zugliano; egli serve simultaneamente cinque comuni: un morto di fame che ci mangia duecento lire all'anno per metterci sossopra gli archivi municipali. Venite. Mi trasse per un sudicio chiassolo in un sito dietro la casa del comune e quivi mi lascio. Erano poche tese di terra sul ciglio dell'altura. La valle si sprofondava quasi a perpendicolo sotto i miei piedi. Sedetti sull'erba fitta e bassa. Il sole schietto rivestiva le montagne nevose in fondo, riempiva l'orizzonte di sbarbaglio e di luccicori. Il torrente, striscia di argento fuso, solcava la valle. Il cielo profondo, limpido, aveva le trasparenze del vuoto sterminato. Incombeva sul paesaggio l'alta pace, il silenzio meridiano. Quante grandezze innanzi a me! quanta miseria dietro le mie spalle in quella piccola topaia umana!... Io non conosco spettacolo piu imponente di un mare tranquillo, di un paesaggio sereno; la tempesta, l'uragano sono, se si vuole, piu vivaci, come il dramma, ma la calma e l'inno d'un euritmia eterna. In esse comprendo la venerazione delle antiche fedi per la natura: vi e nella natura mesta, immobile qualcosa di piu augusto, di piu solenne che non nel multiforme, convulsivo agitarsi delle plebi umane; in questo tutto e contingente, relativo; la loro potenza e un attimo, la bellezza una larva, il genio una scintilla;--l'attimo passa, la larva scompare, la scintilla si spegne,--rimane l'immutabile. L'imperituro, l'eterno, rimane il cielo, rimane il monte. Quando le religioni cadono, il panteismo le raccoglie nel suo seno. Povero ed onesto campanile di Sulzena, col tuo gracile pinacolo roso dal tempo e dalle parietarie, coi tuoi nidi di colombi, coi tuoi squilli modesti non mi parevi in quel momento che un punto d'interrogazione lanciato nell'infinito, una domanda rivolta all'ignoto che non risponde. La seduta era incominciata: un affannoso borbottio da formole legali veniva dalle finestre aperte della sala comunale a interrompere le mie riflessioni. Quanto sperpero di preamboli, quanto apparato di autorita, di _visti_, di _attesoche_, di _considerando_, di _ritenuti_, per uccidere la piccola gioia d'un uomo, per giustificare una piccola prepotenza e carpire il dominio di due palmi di terra infeconda! Il segretario era asmatico, e, son sicuro, anche sdentato
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