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enza, parve a Jenny, piu contegnosa, l'espressione di un sentimento piu caldo e meno lodevole. Essa vide in lei non gia una rivale, ma una minaccia al suo avvenire, alla tranquillita della casa; e la sua amicizia per Rosilde al soffio gelato della gelosia inaridi. Tuttavia non trascese in volgari ostilita: dissimulo nobilmente il suo sospetto, il suo timore, tutto, fuorche una cosa, la sua freddezza. Ma questa basto a Rosilde per indovinare tutto il resto. La triste scoverta la fe' pensare ai suoi casi, alla precaria sua condizione, all'incerto avvenire, ma sovr'ogni altra cosa all'umiliazione di essere a carico de' suoi ospiti. A tutta prima ella, come poi confesso al dottore, ebbe un accesso di odio per colei che coi suoi sospetti veniva a turbar la sua quiete: ma si persuase poi che la signora De Emma aveva ragione. Rosilde era innocente: aveva invidiata la felicita della casa in cui era stata raccolta ma l'aveva rispettata: non mai il suo cuore erasi aperto a delittuosi desideri. Voleva bene al dottore come ad un amico, ad un fratello maggiore com'egli si mostrava con lei: i loro caratteri entrambi risoluti, franchi, fieri non eran fatti per amarsi diversamente. L'amicizia si contenta spesso della somiglianza, l'amore esige quasi sempre l'antitesi dei caratteri; cerca l'armonia nelle differenze. Per invaghire un'indole cosi vivace e quasi virile come quella di Rosilde ci voleva un animo piu tenero, piu pieghevole, direi quasi piu femmineo. Ella delibero di lasciare senz'indugio la casa De Emma e annunzio a tavola il suo divisamento senza preamboli, senza mezze confidenze, senza misteriose titubanze a tutti due i suoi ospiti insieme: disse che Mansueta l'aveva invitata a passare qualche tempo con lei e che intendeva recarsi a Sulzena l'indomani,--cosi senz'altro. Poi, con singolare tristezza, sorridendo, muto discorso risparmiando al dottore l'imprudente ingenuita di farle delle preghiore e alla signora l'impaccio di nascondere la sua soddisfazione. Con lei si mostro gentilissima, serena, volendo dissipare in lei persino l'ombra del dubbio. Questa fu la sua vendetta. Jenny ne fu commossa, Nel congedarla il giorno dopo non pote esimersi dal dirle:--tornerete? Rosilde le rispose:--A salutarvi. Molto probabilmente io lasciero di nuovo l'Italia. E le strinse la mano perfettamente tranquilla. Il dottore s'era accorto all'ultimo delle inquietudini della moglie e, contentissimo di essere liberato da una posi
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